19/11/2018 – Maternità, paternità e congedi parentali per gli iscritti alla Gestione separata: circolare INPS

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Maternità, paternità e congedi parentali per gli iscritti alla Gestione separata: circolare INPS
L’INPS, con Circolare n. 109 del 16 novembre 2018, recependo le nuove disposizioni introdotte dalla Legge n. 81/2017, fornisce istruzioni in materia di indennità di maternità o paternità, nonché di fruizione del congedo parentale in favore delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti alla Gestione separata.La novità di maggior rilievo attiene alla possibilità da parte delle lavoratrici/lavoratori interessati di percepire l’indennità di maternità/paternità a prescindere dall’effettiva astensione dall’attività lavorativa.

19/11/2018 – Indice TFR del mese di ottobre 2018

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Indice TFR del mese di ottobre 2018
L’Istituto centrale di statistica ha reso noto che l’indice dei prezzi al consumo per il mese di ottobre 2018 è pari a 102,4 punti.L’incidenza percentuale della differenza rispetto all’indice in vigore al 31 dicembre 2017 è pari a 1,285856; il calcolo del coefficiente di rivalutazione si esegue sommando il 75% di tale valore con un tasso fisso dell’1,5% annuo, per cui si avrà un indice di rivalutazione del TFR pari a 2,214392%.

19/11/2018 – Online le bozze dei modelli per l’applicazione degli ISA 2019

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Online le bozze dei modelli per l’applicazione degli ISA 2019
Sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate le bozze dei modelli per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) agli esercenti attività d’impresa, arti o professioni con riferimento al periodo d’imposta 2018.Si segnala che, come si apprende dalla stampa specializzata, in sede di discussione parlamentare, è stato presentato un emendamento alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali che prevede l’abrogazione degli ISA a decorrere dal periodo d’imposta 2019.

19/11/2018 – Il Garante Privacy: la fatturazione elettronica va cambiata

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Il Garante Privacy: la fatturazione elettronica va cambiata
Con Provvedimento 15 novembre 2018 il Garante delle Privacy ha rilevato che il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, così come è stato regolato dall’Agenzia delle entrate, ‘presenta rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali’. Per questo motivo ha chiesto all’Agenzia di far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica.Tra le criticità rilevate dal Garante, si segnala che:l’Agenzia, oltre a fungere da ‘postino’ (attraverso lo SDI), archivierà e utilizzerà i dati anche a fini di controllo, tuttavia non saranno archiviati solo i dati obbligatori a fini fiscali, ma la fattura vera e propria, che contiene informazioni di dettaglio ulteriori sui beni e servizi acquistati, come le abitudini e le tipologie di consumo, legate alla fornitura di servizi energetici e di telecomunicazioni, o addirittura la descrizione delle prestazioni sanitarie o legali;il ruolo assunto dagli intermediari, alcuni dei quali operano anche nei confronti di una moltitudine di imprese, accentrando enormi masse di dati personali, comporta un aumento dei rischi, non solo per la sicurezza delle informazioni, ma anche relativi a ulteriori usi impropri, grazie a possibili collegamenti e raffronti tra fatture di migliaia di operatori economici;le modalità di trasmissione attraverso lo SDI e gli ulteriori servizi offerti dall’Agenzia (come la conservazione dei dati) presentano criticità per quanto riguarda i profili di sicurezza, a partire dall’utilizzo del canale FTP, dalla mancata cifratura della fattura elettronica, tanto più considerato l’utilizzo della PEC per lo scambio delle fatture, con la conseguente possibile memorizzazione dei documenti sui server di posta elettronica.

16/11/2018 – Responsabile il datore per l’incidente avvenuto in assenza del capocantiere

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Responsabile il datore per l’incidente avvenuto in assenza del capocantiere
In tema di infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito la responsabilità per lesioni colpose gravi del datore di lavoro per l’incidente occorso a due operai nel giorno di assenza del capocantiere (non rimpiazzato da alcun altro soggetto), incaricato della vigilanza sul rispetto delle norme antinfortunistiche.Con la Sentenza n. 51530 del 15 novembre 2018 viene precisato che il datore è colpevole della mancata previsione della supplenza del capocantiere, a nulla rilevando il fatto che l’infortunio sia riconducibile all’omessa adozione da parte dei lavoratori delle misure di sicurezza obbligatoriamente prescritte.

16/11/2018 – Cancro da amianto: impresa condannata a pagare il danno biologico differenziale

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Cancro da amianto: impresa condannata a pagare il danno biologico differenziale
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 29401 del 15 novembre 2018, ha stabilito che in caso di malattia professionale (cancro da esposizione ad amianto) al lavoratore sia risarcito il danno biologico differenziale liquidato oltre l’importo della rendita INAIL.La Suprema Corte ha inoltre stabilito che nel caso in cui fra le parti sia intervenuta una conciliazione, questa potrà valere solo per le poste conosciute al momento della sottoscrizione e non per i diritti futuri ed eventuali.

16/11/2018 – Inquadramento del lavoratore come giornalista se il lavoro è caratterizzato da creatività

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Inquadramento del lavoratore come giornalista se il lavoro è caratterizzato da creatività
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna dell’azienda al pagamento delle differenze retributive da versare a un lavoratore inquadrato come grafico multimediale, invece che come giornalista. Infatti, il lavoratore va inquadrato come giornalista se la sua attività è caratterizzata da creatività nella scelta ed elaborazione delle notizie da pubblicare.Si legge nella Sentenza n. 29411 del 15 novembre 2018 che l’attività del grafico ‘(…) non si esauriva nel mero conferimento di una forma ai messaggi da pubblicare (…) ma ne diventava contenuto attraverso una specifica attività di acquisizione ed elaborazione delle informazioni’.

16/11/2018 – Il licenziamento per superamento del comporto intempestivo determina la reintegra e il risarcimento

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Il licenziamento per superamento del comporto intempestivo determina la reintegra e il risarcimento
Con l’Ordinanza n. 29402 del 15 novembre 2018 la Corte di Cassazione ha stabilito che il licenziamento per superamento del periodo di comporto deve rispettare il principio di tempestività. Scattano la reintegra e il risarcimento per il dipendente licenziato dopo un periodo di 4 mesi dalla scadenza del periodo di comporto; la condotta dell’azienda infatti genera un ragionevole affidamento nel dipendente nella prosecuzione del rapporto.Si legge nel provvedimento che ‘non si capisce quali esigenze di riflessione possano giustificare il provvedimento espulsivo adottato a tanta distanza dal momento in cui è accertato l’esaurimento della conservazione del posto’.

16/11/2018 – Licenziamento tardivo del manager: illegittimo, ma indennità ridotta

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Licenziamento tardivo del manager: illegittimo, ma indennità ridotta
La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 29398 del 15 novembre 2018, ha dichiarato l’illegittimità di un licenziamento tardivo inflitto a un dirigente. Tuttavia, i giudici hanno rilevato che il manager aveva contribuito colposamente a cagionare l’infortunio di un altro dipendente e, pertanto, hanno ridotto l’indennità al minimo.La Corte ha, infatti, rilevato come la denuncia dell’infortunio in sede penale non esenta il datore di lavoro da contestare e sanzionare il dirigente responsabile. La contestazione tardiva può ingenerare nel lavoratore la convinzione che l’azienda abbia soprasseduto al provvedimento disciplinare e per questo motivo l’azienda viene condannata. Tuttavia la Suprema Corte constata come debba essere valorizzata anche la condotta colposa del dirigente e, quindi, la sanzione indennitaria a carico dell’impresa resta comunque contenuta nei minimi.

16/11/2018 – Individuati dal Garante i trattamenti da sottoporre a valutazione d’impatto: Provvedimento

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Individuati dal Garante i trattamenti da sottoporre a valutazione d’impatto: Provvedimento
Il Garante della Privacy ha reso disponibile ieri sul proprio sito internet il Provvedimento 11 ottobre 2018 n. 467, contenente l’elenco dei trattamenti da sottoporre a valutazione d’impatto (DPIA) ai sensi dell’articolo 35, comma 4, Regolamento UE 2016/679.I trattamenti individuati nell’Allegato 1 del documento in oggetto sono 12, fra i quali si segnalano: trattamenti valutativi o di scoring su larga scala, o che comportano la profilazione degli interessati o lo svolgimento di attività predittive effettuate anche on-line o attraverso app, relativi ad aspetti riguardanti il rendimento professionale, la situazione economica, la salute, le preferenze o gli interessi personali, l’affidabilità o il comportamento, l’ubicazione o gli spostamenti dell’interessato;trattamenti effettuati nell’ambito del rapporto di lavoro mediante sistemi tecnologici (anche con riguardo ai sistemi di videosorveglianza e di geolocalizzazione) dai quali derivi la possibilità di effettuare un controllo a distanza dell’attività dei dipendenti;trattamenti di dati personali effettuati mediante interconnessione, combinazione o raffronto di informazioni, compresi i trattamenti che prevedono l’incrocio dei dati di consumo di beni digitali con dati di pagamento (es. mobile payment).Il Provvedimento è in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.