12/11/2019 – Rimodulazione secondo acconto per le imposte dirette: nessuna modifica ai modelli dichiarativi

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Rimodulazione secondo acconto per le imposte dirette: nessuna modifica ai modelli dichiarativi
Con Comunicato stampa 7 novembre 2019, Assosoftware (Associazione dei produttori di software) ha chiarito che, per coloro i quali sono interessati dal ricalcolo del secondo acconto delle imposte dirette (IRPEF, IRES ed IRAP) stabilito dall’art. 58, D.L. n. 124/2019 (c.d. ‘Decreto fiscale 2020’), non vi sarà necessità di modificare gli appositi modelli dichiarativi, mantenendo di fatto invariati i precedenti valori calcolati al 40 e 60% ed indicati nel rigo RN62 (per Redditi PF).Va infine specificato che il ricalcolo degli acconti al 90% interesserà i contribuenti di cui all’art. 12-quinquies, commi 3 e 4, D.L. n. 34/2019, cioè:soggetti che esercitano attività economiche e per i quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale;soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese.Sono compresi anche coloro i quali operano nel regime forfetario.Nonostante la disciplina normativa faccia riferimento esclusivamente a IRPEF, IRES e IRAP, la risposta data ad Assosoftware farebbe comprendere anche le imposte sostitutive dei minimi/forfetari, l’IVIE e l’IVAFE, nonché la cedolare secca. Tuttavia, si attende al riguardo un chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

8/11/2019 – Cessione d’azienda: no decadenza in caso di passaggio del dipendente al cessionario

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Cessione d’azienda: no decadenza in caso di passaggio del dipendente al cessionario
In tema di cessione d’azienda, la dipendente impiegata nel ramo d’azienda ceduto che richiede la prosecuzione del rapporto di lavoro con l’impresa cessionaria, non è soggetta ai termini di decadenza previsti dall’art. 32, comma 4, della Legge n. 183/2010.È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 28750/2019, a seguito di un’interpretazione letterale sulle fattispecie ricomprese nelle diverse lettere del suddetto comma.

8/11/2019 – Dipendente aggredito in servizio: no risarcimento senza prova della nocività dell’ambiente di lavoro

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Dipendente aggredito in servizio: no risarcimento senza prova della nocività dell’ambiente di lavoro
Il dipendente aggredito in servizio deve provare, oltre all’esistenza del danno alla salute, anche la nocività dell’ambiente di lavoro e il nesso tra quest’ultima ed il danno stesso, altrimenti viene meno il diritto al risarcimento da parte dell’impresa.È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 28516 del 6 novembre 2019, secondo la quale l’imprenditore è obbligato ad adottare non solo le misure tassativamente previste dalla legge in base al tipo di attività svolta, ma anche quelle ulteriori che siano in concreto necessarie per la specificità del rischio.

8/11/2019 – Giornalisti: nuove aliquote contributive ed estensione della copertura assicurativa

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Giornalisti: nuove aliquote contributive ed estensione della copertura assicurativa
Con le Circolari nn. 7 e 8 del 31 ottobre 2019, l’INPGI ha aggiornato, da una parte, le aliquote contributive applicabili sia al contributo soggettivo che a quello integrativo, e dall’altra ha esteso la garanzia della copertura assicurativa per infortuni professionali anche ai percettori di compensi annui non inferiori a 3000 euro.Per quanto riguarda la contribuzione per i giornalisti inquadrati come collaboratori coordinati e continuativi è stata prevista una variazione dell’aliquota complessiva dal 26,72% al 28%, a decorrere dal periodo di paga di novembre 2019.

8/11/2019 – Dichiarazione di successione e obbligo testamentario di alienazione di beni immobili: Interpello

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Dichiarazione di successione e obbligo testamentario di alienazione di beni immobili: Interpello
Con Risposta ad Interpello 7 novembre 2019, n. 471, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, nel caso di legato obbligatorio di somma di denaro che produrrà i suoi effetti in capo ai legatari solo successivamente all’alienazione di immobili di proprietà del de cuius da parte dell’esecutore testamentario, la presentazione della dichiarazione di successione ed il pagamento della relativa imposta è a carico di quest’ultimo soggetto.Successivamente, all’esito del compimento della vendita dei citati immobili il diritto di credito dei legatari avrà acquisito il carattere dell’esigibilità e della liquidità; di conseguenza, l’esecutore testamentario (o i legatari) dovrà presentare una dichiarazione integrativa, indicando il ricavato della vendita, con riliquidazione della relativa imposta di successione.

8/11/2019 – Cedolare secca al 10% per eventi calamitosi: Interpello

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Cedolare secca al 10% per eventi calamitosi: Interpello
Con Risposta 7 novembre 2019, n. 470, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che ai fini dell’applicazione della cedolare secca nella misura del 10% per la locazione di immobili siti in comuni in stato di emergenza è necessario riferirsi ai provvedimenti dei commissari delegati che individuano i comuni colpiti dagli eventi calamitosi in esame.Nel caso di specie, con determinazione n. 573/2013 il Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile ha inserito nella lista dei comuni colpiti da eccezionali avversità atmosferiche anche quello in cui sono situati gli immobili oggetto di Interpello, motivo per il quale si è resa possibile l’applicazione della cedolare secca al 10%.

7/11/2019 – Non sufficiente il superamento del reddito minimo per l’iscrizione d’ufficio alla Cassa forense

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Non sufficiente il superamento del reddito minimo per l’iscrizione d’ufficio alla Cassa forense
La Corte di Cassazione ha statuito che il solo superamento da parte dell’avvocato della soglia minima di reddito per un’annualità fiscale non comporta l’automatica iscrizione alla Cassa forense.Con la Sentenza n. 28449 del 5 novembre 2019, la Suprema Corte ha precisato che l’iscrizione d’ufficio opera nel solo caso di accertamento dell’esercizio continuativo della professione di avvocato.

7/11/2019 – Cessazione partita IVA ed esclusione della compensazione: D.L. Fiscale 2020

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Cessazione partita IVA ed esclusione della compensazione: D.L. Fiscale 2020
L’art. 2, D.L. 26 ottobre 2019, n. 124 (c.d. Decreto Fiscale 2020), ha introdotto tre nuovi commi, il 2-quater, il 2-quinquies e il 2-sexies, all’art. 17, D.Lgs. n. 241/97. In particolare, con i primi due commi è prevista l’esclusione della possibilità di avvalersi della compensazione dei crediti, nel caso in cui sia stato notificato un Provvedimento di:cessazione della partita IVA ex art. 35, comma 15-bis, D.P.R. n. 633/1972. In questo caso il divieto, che rimane in vigore fino a quando la partita IVA risulta cessata, opera anche se i crediti non sono maturati con riferimento all’attività esercitata con la partita IVA oggetto del Provvedimento;esclusione della partita IVA dall’elenco dei soggetti che effettuano operazioni intraUE (VIES) ex art. 35, comma 15-bis, D.P.R. n. 633/1972. L’esclusione rimane in vigore fino alla rimozione delle irregolarità.Come precisato nella Relazione illustrativa, i crediti possono essere comunque richiesti a rimborso o riportati nella dichiarazione successiva.In base a quanto disposto dal nuovo comma 2-sexies, nel caso di utilizzo in compensazione dei crediti in violazione di quanto previsto dai commi 2-quater e 2-quinquies, il modello F24 è scartato.

7/11/2019 – Responsabilità solidale del committente: solo per i crediti retributivi e contributivi, non per quelli risarcitori

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Responsabilità solidale del committente: solo per i crediti retributivi e contributivi, non per quelli risarcitori
La Corte di Cassazione ha chiarito che il committente non è obbligato a risarcire i lavoratori nel caso di illegittima riduzione unilaterale dell’orario di lavoro da parte dell’appaltatore, in assenza di consenso scritto dei dipendenti. Con Sentenza n. 28517 del 6 novembre 2019, la Suprema Corte ha sottolineato che la responsabilità solidale del committente è limitata ai crediti retributivi e contributivi, e non può essere estesa ai crediti risarcitori, in quanto questi ultimi sono collegati al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale.

7/11/2019 – Riduzione acconti anche per i forfettari: audizione sul D.L. Fiscale 2020 collegato

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Riduzione acconti anche per i forfettari: audizione sul D.L. Fiscale 2020 collegato
Nel corso dell’audizione tenutasi nella giornata di ieri in commissione Finanze alla Camera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, ha fornito chiarimenti in merito ad alcuni aspetti del recente D.L. n. 124/2019 (c.d. ‘Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020’). In particolare, è emerso come l’applicazione della riduzione al 50% degli acconti d’imposta, in scadenza il 2 dicembre, possa essere estesa anche ai forfettari: come evidenziato infatti dal direttore Maggiore, si sta lavorando all’estensione ‘sebbene la norma non lo preveda espressamente’.Ulteriori tematiche affrontate sono state la revisione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), le compensazioni e l’aumento dei controlli contro le frodi di accise.