21/2/2019 – Non licenziato senza prova della soppressione del posto di lavoro

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Non licenziato senza prova della soppressione del posto di lavoro
In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la Corte di Cassazione ha statuito l’illegittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente nonostante la crisi dell’azienda, vista la mancata prova della soppressione del posto di lavoro.Con la Sentenza n. 4946 del 20 febbraio 2019 viene chiarito che al datore di lavoro spetta la prova non dell’andamento economico negativo dell’impresa, ma delle ragioni produttive e organizzative che hanno comportato la riduzione di personale.

21/2/2019 – Soggetti irreperibili e senza fissa dimora: le prestazioni a sostegno del reddito, assistenziali e previdenziali

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Soggetti irreperibili e senza fissa dimora: le prestazioni a sostegno del reddito, assistenziali e previdenziali
L’INPS, con il Messaggio n. 689 del 20 febbraio 2019, fornisce alcune precisazioni in merito alle prestazioni previdenziali che normalmente non prevedono tra i requisiti di accesso quello della residenza e quelle che, invece, sono erogate solo ai soggetti residenti nel territorio nazionale.In particolare, l’Istituto fornisce le istruzioni operative per la corretta gestione dell’istruttoria delle domande e dei pagamenti delle prestazioni a sostegno del reddito, ove riferiti a soggetti dichiarati irreperibili e senza fissa dimora.

21/2/2019 – Il venir meno del contratto accessorio non incide sul contratto principale

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Il venir meno del contratto accessorio non incide sul contratto principale
Tra lavoratore e azienda intercorrono due rapporti: uno, quello principale, come agente (contratto di agenzia), l’altro, quello accessorio, come manager. Nel caso in specie, l’azienda decide di revocare l’incarico di manager e il lavoratore propende a sua volta per l’interruzione del rapporto di agenzia, chiedendo però all’azienda indennità di preavviso e risarcimento del danno, ritenendo la revoca dell’incarico manageriale giusta causa di recesso dal contratto di agenzia.La Corte di Cassazione, accogliendo le tesi dell’azienda, con la Sentenza n. 4945 del 20 febbraio 2019, afferma che i contratti accessori seguono la sorte di quelli principali, ma non hanno il potere di mutare le condizioni di questi ultimi: pertanto, il venir meno del contratto accessorio (l’incarico di manager) non produce alcun effetto diretto sul contratto principale (il rapporto di agenzia), né può essere considerato giusta causa di recesso da quest’ultimo. Il lavoratore, pertanto, non ha diritto né all’indennità di preavviso né, tantomeno, ad un ipotetico risarcimento del danno.

21/2/2019 – Niente esonero dalla fattura elettronica per i soggetti residenti nei comuni delle aree terremotate

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Niente esonero dalla fattura elettronica per i soggetti residenti nei comuni delle aree terremotate
Come si apprende dalla stampa specializzata il sottosegretario all’economia, durante un ‘question time’ alla camera, ha fornito chiarimenti in merito alla fatturazione elettronica, con specifico riferimento alle zone terremotate.In particolare è stato precisato che i titolari di partita IVA, residenti nei comuni del centro Italia colpiti dal sisma nel 2016, non sono esonerati dall’obbligo di emettere fattura elettronica. Infatti, in base alla normativa vigente, l’esonero è previsto per determinate categorie di contribuenti, individuati in base al volume d’affari o alla tipologia di attività esercitata, pertanto i terremotati non rientrano nell’elenco delle categorie esonerate.Infine è stato puntualizzato che, per andare incontro alle difficoltà legate all’emissione della fattura elettronica, sono già previste le seguenti semplificazioni:fino al 30 giugno 2019 (30 settembre per i contribuenti mensili) non sono previste sanzioni qualora il documento venga emesso entro i termini previsti per la liquidazione periodica IVA;dal 1° luglio 2019 (dal 1° ottobre per i contribuenti mensili) l’emissione del documento deve avvenire entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione (e non entro la mezzanotte del giorno stesso come previsto inizialmente).

21/2/2019 – Chiarimenti in merito al sisma bonus: Interpello

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Chiarimenti in merito al sisma bonus: Interpello
Con Risposta 19 febbraio 2019, n. 61, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla cumulabilità tra contributi erogati per la ricostruzione privata in territori colpiti da eventi sismici e le detrazioni fiscali finalizzate alla riduzione del rischio sismico di cui all’art. 16, D.L. n. 63/2013 (sisma bonus).Nel caso di specie, l’istante ha realizzato alcuni interventi volti al ripristino dei danni su un edificio leso da eventi sismici del 2009 e per i quali ha ottenuto un contributo negli anni 2009-2010; ciò premesso l’istante vorrebbe realizzare un intervento di miglioramento o adeguamento sismico dell’intero edificio, finalizzato alla riduzione del rischio sismico.L’Agenzia ritiene che l’istante potrà fruire delle detrazioni recate dall’articolo 16, comma 1-bis e seguenti, D.L. n. 63/2013 (sisma bonus) per le spese sostenute, in quanto la finalità di riqualificazione del patrimonio edilizio abitativo secondo criteri di prevenzione del rischio sismico non viene meno in presenza di un finanziamento ricevuto per la ricostruzione privata dei territori.

20/2/2019 – Danno non patrimoniale al lavoratore oggetto di scherno da parte del legale rappresentante della società

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Danno non patrimoniale al lavoratore oggetto di scherno da parte del legale rappresentante della società
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 4815 pubblicata il 19 febbraio 2019, ha condannato al risarcimento di danni morali il legale rappresentante della società che, ripetutamente, ha apostrofato il dirigente con epiteti volti a colpire la presunta omosessualità dello stesso.I giudici non hanno creduto al clima scherzoso e cameratesco sostenuto nelle difese del titolare dell’azienda, ritenendo che le condotte vessatorie, poiché ripetute in presenza di colleghi e in circostanze in cui il lavoratore non poteva reagire, avessero violato la dignità del soggetto e arrecato grave pregiudizio all’onore e alla reputazione.

20/2/2019 – Licenziamento legittimo per il lavoratore che rifiuta di prendere servizio a 200 km da casa

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Licenziamento legittimo per il lavoratore che rifiuta di prendere servizio a 200 km da casa
Con la Sentenza n. 4795 del 19 febbraio 2019 la Corte di Cassazione ha ritenuto negligente e meritevole di recesso la condotta della lavoratrice, che si mette in malattia per non dover riprendere servizio nella nuova unità operativa a 200 km da casa.Secondo la Corte, la decisione di chiudere un negozio e trasferire il personale nell’unica sede di lavoro rimasta è pienamente legittima, anche perché è insindacabile la scelta dell’imprenditore fra una delle regolari modalità di gestione dell’impresa sul piano tecnico, organizzativo e produttivo.Per quanto riguarda il recesso, la lavoratrice non può invocare l’inadempimento del datore perché il trasferimento non ha leso le sue esigenze vitali in modo irrimediabile. Contrario a buona fede, invece, è il comportamento della dipendente che si rifiuta di eseguire la prestazione mettendosi in malattia per mesi: il recesso è per giusta causa per violazione degli artt. 2086 e 2104 c.c.

20/2/2019 – I primi numeri sulla fattura elettronica legati alla liquidazione IVA di gennaio: Comunicato

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I primi numeri sulla fattura elettronica legati alla liquidazione IVA di gennaio: Comunicato
Con Comunicato 19 febbraio 2019, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto i ‘numeri della fattura elettronica’ al 18 febbraio 2019, data della prima scadenza legata al nuovo processo di fatturazione elettronica, ovvero la liquidazione IVA di gennaio. In particolare nel documento viene evidenziato che nei primi 18 giorni di febbraio le fatture elettroniche, transitate per il Sistema di Interscambio (SdI), sono state più del doppio rispetto a quelle di gennaio; infatti a fine gennaio si contavano circa 100 milioni di fatture inviate, mentre al 18 febbraio si contavano circa 228 milioni di file inviati.Tra questi il 4,43% degli invii non è andato a buon fine per errori nella compilazione, come indicazione di partita IVA errata, codice destinatario errato, fattura duplicata, errore nell’estensione del file, due o più fatture con lo stesso nome.I settori più interessati dalla trasmissione delle fatture elettroniche sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, seguiti dal settore delle manifatture, dalle attività di noleggio, dalle agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, infine dal settore del trasporto e magazzinaggio. Con riferimento invece alla platea degli operatori coinvolti, tra i più attivi, dopo concessionarie e autofficine, troviamo liberi professionisti, i costruttori, le manifatture gli agenti immobiliari, alberghi e ristoranti.

20/2/2019 – No al sisma bonus se l’asseverazione è tardiva: Interpello

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No al sisma bonus se l’asseverazione è tardiva: Interpello
Con Risposta 19 febbraio 2019, n. 64, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito in merito alla detrazione delle spese sostenute per i lavori antisismici su edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, c.d. ‘sisma bonus’. Nel caso di specie, l’istante ha iniziato una ristrutturazione edilizia di un immobile sito a Macerata per la quale:il titolo richiesto dal comune è stato il ‘permesso a costruire’, anziché la SCIA, in quanto a seguito di tali lavori si verifica un parziale cambio di destinazione del primo piano, da abitativo a commerciale;l’asseverazione prevista dalla norma per l’accesso alla detrazione (sisma bonus) non è stata allegata congiuntamente alla presentazione del permesso a costruire presso lo sportello unico.Ciò premesso, l’Agenzia ha chiarito che, in base a quanto previsto dal D.M. n. 58/2017, la non contestuale o tardiva allegazione al titolo edilizio (in tal caso permesso a costruire) del progetto degli interventi per la riduzione del rischio sismico contenente l’asseverazione non consente l’ottenimento della detrazione ‘sisma bonus’.

19/2/2019 – Non giustificato il licenziamento del dirigente indagato in assenza di contestazione disciplinare

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Non giustificato il licenziamento del dirigente indagato in assenza di contestazione disciplinare
In materia di licenziamento individuale, la Corte di Cassazione ha statuito che il provvedimento espulsivo nei confronti del dirigente indagato non è nullo, ma privo di giustificatezza in mancanza della preventiva contestazione disciplinare.Con la Sentenza n. 4685 del 18 febbraio 2019 viene precisato che in assenza del rinvio a giudizio va garantito il completo diritto di difesa, indipendentemente dalla collocazione dell’incolpato all’interno dell’azienda.