16/5/2019 – Versamento IVA per ‘adeguamento’ ISA: codice tributo

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Versamento IVA per ‘adeguamento’ ISA: codice tributo
Con Risoluzione 10 maggio 2019, n. 48, l’Agenzia delle entrate ha ridenominato il codice tributo 6494 da ‘Studi di settore – adeguamento IVA’ a ‘ISA – Indici sintetici di affidabilità fiscale – integrazione IVA’ al fine di consentire il versamento integrativo dell’IVA, tramite modello F24, dovuto per l’adeguamento del volume d’affari a seguito dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).L’Amministrazione finanziaria nel documento di prassi precisa inoltre che:’ .. il suddetto codice tributo ‘6494’ è utilizzabile anche per il versamento integrativo dell’IVA dovuto per l’adeguamento del volume d’affari relativo agli anni d’imposta nei quali era applicabile la previgente disciplina in materia di studi di settore.’

15/5/2019 – Responsabilità dell’imprenditore per l’infortunio nonostante la nomina di un preposto

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Responsabilità dell’imprenditore per l’infortunio nonostante la nomina di un preposto
In tema di sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito che l’imprenditore deve rispondere dell’incidente occorso al dipendente, a nulla rilevando la nomina di un preposto per vigilare sull’osservanza delle norme antinfortunistiche da parte dei lavoratori. La Suprema Corte, con l’Ordinanza n. 12753 del 14 maggio 2019, ha ribadito che la delega delle funzioni di controllo non può essere invocata in sede civile ai fini dell’esclusione della responsabilità dell’amministratore della società nell’ipotesi di sinistro.

15/5/2019 – Licenziamento illegittimo ma senza reintegra per chi insulta l’azienda

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Licenziamento illegittimo ma senza reintegra per chi insulta l’azienda
Il lavoratore che rivolge improperi all’organizzazione aziendale e viene licenziato viene tutelato dalla declaratoria di illegittimità del recesso intimatogli, ma non dall’ordine di reintegra.Con la Sentenza n. 12786 del 14 maggio 2019 la Corte di Cassazione precisa che, nell’ipotesi di disparità tra sanzione adottata ai sensi del CCNL e condotta del dipendente, la tutela prevista per il recesso sproporzionato è quella risarcitoria e quella del comma 4 dell’art. 18. Pertanto, anche se la condotta che integra insubordinazione non è così grave da giustificare il licenziamento, tuttavia la tutela è quella attenuata sulla base della Riforma Fornero.

15/5/2019 – Sì all’invio telematico dei corrispettivi ante 1° luglio, vietate però le certificazioni in forma promiscua

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Sì all’invio telematico dei corrispettivi ante 1° luglio, vietate però le certificazioni in forma promiscua
Con Risposta 14 maggio 2019, n. 139, l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alla trasmissione telematica dei corrispettivi.In particolare l’Agenzia ha precisato che, in assenza di precisazioni contrarie il contribuente può, volontariamente, mettere in servizio i registratori telematici prima del 1° luglio 2019 e procedere alla memorizzazione e all’invio dei dati dei corrispettivi giornalieri, rispettando la disciplina prevista dal’articolo 2, comma 1, D.Lgs. n. 127/2015, nonché quanto disposto Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 28 ottobre 2016 che vi ha dato attuazione.Viene inoltre precisato che in caso di diversi punti vendita per lo stesso soggetto passivo d’imposta, non sono ammissibili certificazioni dei corrispettivi giornalieri effettuate in forma promiscua, ovvero in parte mediante trasmissione telematica dei corrispettivi ed in parte tramite l’emissione di scontrino/ricevuta fiscale. Inoltre, fino al 1° luglio 2019, la memorizzazione e l’invio telematico dei dati non possono ritenersi sostitutivi degli obblighi di registrazione dei corrispettivi (art. 24, comma 1, D.P.R. n. 633/1972).

15/5/2019 – Modalità di acquisizione degli ulteriori dati ai fini ISA: Provvedimento delle entrate

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Modalità di acquisizione degli ulteriori dati ai fini ISA: Provvedimento delle entrate
Con Provvedimento 10 maggio 2019 l’Agenzia delle Entrate ha definito, fra l’altro, le modalità di richiesta ed acquisizione massiva e puntale degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA da parte del contribuente e/o degli intermediari abilitati ex art. 3, comma 3, D.P.R. n. 322/1998.In particolare sono definite:le modalità di richiesta massiva dei predetti dati:la prima riguarda gli intermediari non provvisti di delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente;la seconda interessa gli intermediari delegati alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente (paragrafo 8.1);la modalità di richiesta puntuale dei dati da parte del contribuente e/o intermediario abilitato.Si noti che l’intermediario abilitato al cassetto fiscale non deve ulteriormente acquisire una specifica delega ai fini ISA.Diversamente l’intermediario privo di delega al cassetto fiscale deve acquisire specifica delega ai fini ISA con validità solo in relazione al 2018, nonché compilare apposito registro cronologico.

14/5/2019 – Contratto a tempo determinato illegittimo per mancata adibizione al nuovo progetto

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Contratto a tempo determinato illegittimo per mancata adibizione al nuovo progetto
Secondo la Corte di Cassazione è da considerarsi illegittimo il ricorso al contratto a tempo determinato, nel caso in cui il lavoratore risulti adibito non a mansioni direttamente legate al nuovo progetto lanciato dall’azienda, bensì allo svolgimento di attività ordinarie in sostituzione dei colleghi spostati sulla nuova iniziativa imprenditoriale. Con l’Ordinanza n. 12643 del 13 maggio 2019 viene ribadito che le ragioni effettive dell’assunzione a termine vanno indicate in maniera puntuale e precisa e l’interessato deve essere impiegato direttamente nell’ambito delle attività alla base dell’instaurazione del rapporto di lavoro. Pertanto, nel caso di specie, vista la nullità del termine, scatta l’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore.

14/5/2019 – Conciliazione sindacale e obbligo di versamento dei contributi INPS

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Conciliazione sindacale e obbligo di versamento dei contributi INPS
La Corte di Cassazione ha precisato, con l’Ordinanza n. 12652 del 13 maggio 2019, che, in caso di conciliazione sindacale tra datore di lavoro e lavoratore e in cui quest’ultimo rinunci ai suoi diritti, il datore è comunque tenuto a pagare i contributi dovuti all’INPS sulla retribuzione.

14/5/2019 – Cause ostative al regime forfetario: Interpello

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Cause ostative al regime forfetario: Interpello
Con Risposta 13 maggio 2019, n. 137, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il controllo indiretto di S.r.l. (possesso di una quota dell’80% da parte della moglie) che esercita attività con codice ATECO differente da quello del contribuente non integra la causa ostativa ex lettera d), comma 57, Legge n. 190/2014. Di conseguenza, è possibile adottare il regime forfetario.

14/5/2019 – Incentivi lavoratori impatriati: Decreto Crescita

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Incentivi lavoratori impatriati: Decreto Crescita
Tra le novità introdotte con il c.d. ‘Decreto Crescita’ (in vigore dal 1° maggio 2019) si segnala la modifica della disciplina di cui all’art. 16, D.Lgs. n. 147/2015 relativamente al regime fiscale previsto per i lavoratori impatriati.In particolare, il Decreto in commento ha previsto che, a partire dal 2020, il reddito di lavoro dipendente/assimilato nonché di lavoro autonomo (in precedenza l’agevolazione riguardava solo il reddito di lavoro dipendente/autonomo) prodotto in Italia da lavoratori che vi trasferiscono la residenza, concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% (in precedenza 50%) al ricorrere delle seguenti condizioni: i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei 2 periodi d’imposta precedenti il trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno 2 anni; l’attività lavorativa è prestata prevalentemente in Italia. Relativamente al regime in esame va evidenziato che: la percentuale del 30% è ridotta al 10% per i soggetti che trasferiscono la residenza in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia; è applicabile anche ai predetti soggetti che avviano un’attività d’impresa in Italia a partire dall’1° gennaio 2020.

13/5/2019 – Regime premiale ISA, definiti i livelli di affidabilità: Provvedimento

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Regime premiale ISA, definiti i livelli di affidabilità: Provvedimento
Con Provvedimento 10 maggio 2019, l’Agenzia delle Entrate ha definito i punteggi legati all’affidabilità fiscale che consentono di accedere ai benefici premiali previsti dalla disciplina ISA (art. 9-bis, D.L. n. 50/2017) per il periodo d’imposta 2018. Si segnala che, in caso di livelli pari:almeno ad 8 è previsto:l’esonero dall’apposizione del visto di conformità/prestazione della garanzia ai fini IVA per rimborso/compensazione di crediti fino a 50.000 euro;l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti relativi alle imposte dirette e IRAP fino a 20.000 euro maturati nel periodo d’impota 2018;almeno a 9 non si applica la disciplina delle società non operative. Nel Provvedimento sono state anche definite le modalità di richiesta ed acquisizione massiva degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA da parte degli intermediari abilitati ex art. 3, comma 3, D.P.R. n. 322/1998.