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In arrivo le comunicazioni sulle anomalie dichiarative per le somme detenute all’estero per il 2016
Con Provvedimento 21 dicembre 2017 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che sta inviando delle comunicazioni a quei contribuenti che, per l’anno 2016, hanno omesso di dichiarare le attività finanziarie detenute all’estero. Tali anomalie emergono a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reportign Stardard (CRS).A seguito di tale comunicazione il contribuente può, pertanto, regolarizzare spontaneamente la propria posizione, presentando una dichiarazione integrativa, beneficiando della riduzione delle sanzioni in considerazione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
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Corretto regime per le perdite fiscali in seguito a fusione tra due soggetti non residenti: Risoluzione
Con Risoluzione 22 dicembre 2017, n. 161, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al corretto regime fiscale applicabile alle perdite fiscali derivanti da un’operazione di fusione per incorporazione tra due società comunitarie aventi stabile organizzazione in Italia.In particolare, l’Agenzia ha chiarito che, nel caso in cui si verifica nel territorio dello Stato un’integrazione di attivi, a seguito di un’operazione transnazionale di fusione che ha determinato l’attribuzione del patrimonio della stabile organizzazione della società ‘conferente’ ad una stabile organizzazione preesistente, riferibile alla società beneficiaria, la norma deputata a disciplinare il riporto delle eventuali perdite fiscali pregresse è l’art. 181, TUIR.
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Il lavoratore licenziato con una contestazione in ritardo ha diritto all’indennità risarcitoria
In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha stabilito che in caso di contestazione tardiva rispetto ai fatti accaduti, il lavoratore può aver diritto all’indennità risarcitoria prevista dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma non alla tutela reintegratoria, in quanto non rientra nelle fattispecie specifiche.Con la Sentenza n. 30985 del 27 dicembre 2017, nel particolare, i giudici della Corte Suprema hanno chiarito che il ritardo nella contestazione dell’addebito, avvenuto ad oltre due anni di distanza dai fatti, non può far venir meno il recesso non essendo tra le cause che legittimano la reintegra del lavoratore, ma si applica comunque la cd ‘tutela indennitaria forte’ prevista dal comma 5 del medesimo articolo della Legge n. 300/1970, poiché il ritardo è tale da violare il diritto alla difesa del lavoratore.
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Pubblicate le bozze per i Modd. IVA 2018 e 730/2018
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le bozze della dichiarazione annuale IVA 2018 e del Mod. 730/2018. In particolare tra le novità più rilevanti si segnalano:per la dichiarazione annuale IVA:
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Chiarimenti sulla ‘nuova’ disciplina del reclamo/mediazione: Circolare
Con Circolare 22 dicembre 2017, n. 30, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla disciplina del reclamo/mediazione di cui all’art. 17-bis, D.Lgs. n. 546/1992, a seguito delle modifiche apportate dall’art. 10, D.L. n. 50/2017.In particolare, il documento di prassi ha precisato, tra l’altro, che:l’innalzamento della soglia di valore delle controversie mediabili da euro 20.000 a euro 50.000 si applica agli atti notificati a decorrere dal 1° gennaio 2018. La notifica dell’atto si considera perfezionata al momento della ricezione dell’atto da parte del contribuente;il reclamo/mediazione si applica anche alle controversie di valore superiore a euro 20.000 e fino a euro 50.000 concernenti rifiuti taciti per i quali, alla data del 1° gennaio 2018, non sia interamente decorso il termine di 90 giorni dalla presentazione della domanda di restituzione.
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Fondi di solidarietà del credito e del credito cooperativo: riscatto e ricongiunzione di periodi utili alla pensione
L’INPS, con la Circolare n. 188 del 22 dicembre 2017, interviene per fornire istruzioni operative riguardo l’esercizio da parte dei datori di lavoro, della facoltà di riscatto e ricongiunzione di periodi utili al conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, precedenti all’accesso ai Fondi di solidarietà del credito e del credito cooperativo per i lavoratori che fruiscono dell’assegno straordinario garantito dai predetti Fondi nel quadro dei processi di agevolazione all’esodo.L’articolo 2 del D.M. n. 98998/2017, ha previsto, per il triennio 2017-2019, che il Fondo di solidarietà del credito e il Fondo di solidarietà del credito cooperativo, provvedano, nei confronti dei lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi sette anni, anche al versamento degli oneri correlati a periodi, utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti all’accesso ai Fondi di solidarietà. Gli oneri corrispondenti ai periodi riscattabili o ricongiungibili sono versati ai predetti Fondi dai datori di lavoro.L’Istituto, ribadendo che l’esercizio della facoltà in esame da parte dei datori di lavoro è previsto limitatamente al triennio 2017 2019, precisa che, tenuto conto delle nuove decorrenze di assegno straordinario comprese nel triennio indicato (ultima decorrenza ammessa 1° dicembre 2019 con risoluzione del rapporto di lavoro il 30 novembre 2019), le domande di riscatto e/o ricongiunzione potranno essere presentate fino al 30 novembre 2019.
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Fondo di solidarietà Poste e ferrovie dello Stato: istruzioni INPS per l’accredito della contribuzione figurativa
L’INPS, con il Messaggio n. 5154 del 22 dicembre 2017, interviene per fornire istruzioni riguardo l’accredito della contribuzione figurativa relativa a periodi di erogazione di prestazioni a sostegno del reddito per i lavoratori iscritti al Fondo speciale dipendenti delle Ferrovie dello Stato SpA e al Fondo quiescienza Poste.In particolare, l’istituto chiarisce che il principio secondo il quale, al fine di garantire il riconoscimento ai fini pensionistici dei periodi in cui il soggetto sia stato fruitore di prestazioni a sostegno del reddito, la relativa contribuzione figurativa viene accreditata e valorizzata direttamente nella gestione dei dipendenti pubblici di appartenenza, è applicabile anche per i lavoratori dipendenti da aziende private iscritti al Fondo Speciale F.S. e al Fondo quiescenza Poste, per i quali è dovuta la contribuzione ‘minore’.
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Indennità di sostegno al reddito per il settore della pesca marittima
Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 22 del 22 dicembre 2017, fornisce chiarimenti in merito al riconoscimento dell’indennità di sostegno al reddito spettante ai lavoratori delle imprese che svolgono pesca marittima, per il periodo di arresto temporaneo obbligatorio.Il Ministero, oltre ad individuare le imprese interessate alla misura, comunica che le stesse potranno avanzare istanza telematica tramite il sistema ‘CIGSOnline’ tra il 1° e il 31 gennaio 2018, per ognuna delle unità di pesca interessate.
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CIGS settore editoria: le istruzioni per la gestione delle istanze per le diverse causali
Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 21 del 22 dicembre 2017, interviene in materia di concessione della CIGS alle imprese che operano nel settore editoria facendo seguito al Decreto Interministeriale n. 100495 del 23 novembre 2017, con il quale sono stati definiti i criteri per l’approvazione dei programmi di CIGS per il settore in oggetto. Si tratta di provvedimenti adottati in attuazione del riordino degli ammortizzatori sociali che riconduce anche il settore dell’editoria nell’ambito dei criteri disposti con il D.Lgs n. 148/2015 come integrato dal D.Lgs n. 69/2017.In particolare, le imprese appartenenti al settore dell’editoria, possono accedere alla CIGS, per i lavoratori da esse dipendenti (giornalisti professionisti, pubblicisti, praticanti, dipendenti compresi i lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante), prescindendo dal requisito occupazionale dei 15 dipendenti di cui all’art. 20, comma 1, D.Lgs n. 148/2015, per le causali di:riorganizzazione aziendale in presenza di crisi;crisi aziendale, ivi compresi i casi di cessazione di attività produttiva dell’azienda o di un ramo di essa anche in costanza di fallimento;contratto di solidarietà difensivo.I lavoratori beneficiari devono possedere, alla data della presentazione dell’istanza di CIGS un’anzianità di effettivo lavoro di almeno novanta giorni svolti presso l’unità produttiva per la quale è richiesto l’intervento di CIGS.
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Danno biologico differenziale al netto della rendita INAIL erogata agli eredi
In materia di infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito che, a seguito della morte del lavoratore di cancro per cause di servizio, ai fini del calcolo del danno differenziale, dall’importo della lesione di natura non patrimoniale e biologica va detratto quanto indennizzato dall’INAIL al prestatore anche se di fatto erogato agli eredi.La Suprema Corte, con la Sentenza n. 30857 del 22 dicembre 2017, accogliendo il ricorso aziendale, ha chiarito che nel liquidare il danno differenziale va considerata la componente del danno biologico della rendita riconosciuta al lavoratore anche se in effetti andata ai congiunti, mentre è autonoma la prestazione riconosciuta ai congiunti superstiti.