3/9/2020 – Applicabilità dell’aliquota del 10% alle cessioni di opere d’arte

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Applicabilità dell’aliquota del 10% alle cessioni di opere d’arte
Con Risposta ad Interpello 2 settembre 2020, n. 303, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’applicabilità dell’aliquota IVA del 10% alle cessioni di opere d’arte. Nel caso di specie si tratta della produzione di molteplici pezzi di sculture progettate con software tridimensionali, successivamente stampate in 3D ed infine lavorate dall’artista post produzione.L’Agenzia delle Entrate evidenzia che la Tabella A, Parte III, D.P.R. n. 633/1972 prevede al numero 127-septiesdecies) l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 10% alle cessioni, da parte degli autori/loro eredi o legatari, degli oggetti d’arte eseguiti interamente dall’artista o derivanti da fusioni di sculture a tiratura limitata (8 esemplari). Tuttavia, nel caso di specie:l’intervento manuale dell’artista risulta residuale rispetto all’intera esecuzione dell’opera;la produzione di molteplici pezzi della stessa creazione esula dalla definizione di ‘tiratura limitata’;quindi le cessioni di sculture prodotte con questa procedura sono soggette ad aliquota IVA ordinaria e non a quella del 10%.

3/9/2020 – Sicurezza sul lavoro: responsabile il datore che non dà priorità ai dispositivi di protezione collettiva

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Sicurezza sul lavoro: responsabile il datore che non dà priorità ai dispositivi di protezione collettiva
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 18137 del 31 agosto 2020, è intervenuta in materia di sicurezza sul luogo di lavoro accertando che il datore di lavoro che non dà la dovuta priorità alle misure di protezione collettiva è da ritenersi responsabile per la morte del lavoratore caduto dal tetto di un capannone industriale.Gli ermellini, infatti, hanno asserito che a nulla rileva la messa a disposizione di adeguati ed efficienti dispositivi di protezione individuale poiché, specialmente nei lavori ‘in quota’, la priorità va data alle misure di protezione collettiva, come avallato dallo stesso Testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs n. 81/2008). La Corte ha, inoltre, specificato che in tali ipotesi è necessario accertare in via preventiva che le strutture sulle quali si devono eseguire i lavori siano in grado di sostenere gli operai.

3/9/2020 – Indennità sostitutiva del pasto per il periodo di chiusura degli esercizi convenzionati dovuta all’emergenza COVID-19

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Indennità sostitutiva del pasto per il periodo di chiusura degli esercizi convenzionati dovuta all’emergenza COVID-19
Con Risposta ad interpello n. 301 del 2 settembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’indennità sostitutiva corrisposta da un Ente pubblico ai dipendenti che abbiano lavorato presso la sede lavorativa senza poter utilizzare il proprio badge elettronico per il pasto – a causa della chiusura degli esercizi pubblici convenzionati disposta per l’emergenza COVID-19 – non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente se ricorrono contemporaneamente le seguenti condizioni: l’orario di lavoro comporti la pausa per il vitto; i lavoratori interessati siano addetti ad una unità produttiva; la suddetta unità sia ubicata in un luogo che, in relazione al periodo di pausa concesso per il pasto, non consenta di recarsi, senza l’utilizzo di mezzi di trasporto, al più vicino luogo di ristorazione per l’utilizzo di buoni pasto.

3/9/2020 – Indennità per frana per i dipendenti della Provincia di Savona: indicazioni dal Ministero del Lavoro

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Indennità per frana per i dipendenti della Provincia di Savona: indicazioni dal Ministero del Lavoro
Con la Circolare n. 12 del 2 settembre 2020, il Ministero del Lavoro ha fornito indicazioni operative in merito all’art. 94-bis del DL n. 18/2020. La norma ha previsto la possibilità per la Regione Liguria di erogare un’indennità pari al trattamento straordinario di integrazione salariale, destinata ai lavoratori dipendenti da aziende del territorio della Provincia di Savona, che non hanno potuto svolgere la loro attività lavorativa a causa della frana che ha colpito l’impianto funiviario di Savona, a seguito all’ondata di maltempo del novembre 2019. Il Ministero, in particolare, ha precisato che l’ente deputato all’erogazione dell’indennità e al controllo del rispetto del limite di spesa, fissato nella misura di 1.500.000 euro, è l’INPS. Il suddetto trattamento è concesso con decreto della Regione Liguria, che verifica il rispetto dei requisiti di accesso e trasmette all’ente i provvedimenti di concessione.

3/9/2020 – Compensi ad attività cessata di un lavoratore autonomo: Risposta ad Interpello

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Compensi ad attività cessata di un lavoratore autonomo: Risposta ad Interpello
Con Risposta ad Interpello 2 settembre 2020, n. 299, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il professionista che abbia percepito compensi già fatturati dopo la chiusura della propria partita IVA può indicarli in dichiarazione come redditi diversi (articolo 67, comma 1, lettera l, TUIR), anche se in CU vengono riportati come redditi da lavoro autonomo. La mancanza dell’attività al momento dell’incasso non consente infatti di riscontrare il requisito dell’abitualità di cui all’art. 53, comma 1, TUIR, escludendo quindi l’inserimento di tali compensi nel quadro LM del Modello Redditi.Nel caso di specie, il contribuente in regime dei minimi, non più titolare di partita IVA dal 2017, si è visto liquidare dei crediti (regolarmente fatturati) nel corso del 2019.

2/9/2020 – ANF per dipendenti iscritti al Fondo speciale ex IPOST: contributo di finanziamento

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ANF per dipendenti iscritti al Fondo speciale ex IPOST: contributo di finanziamento
L’INPS, con il Messaggio n. 3193 del 1° settembre 2020, è intervenuto, ad integrazione del precedente Messaggio 3635/2019, con riferimento alla misura dell’aliquota di finanziamento dell’assicurazione relativa agli assegni per il nucleo familiare per i dipendenti iscritti al Fondo speciale ex IPOST.L’Istituto sottolinea che a seguito del DL n. 162/2019, conv. dalla Legge n. 8/2020, per il personale iscritto al Fondo speciale ex IPOST, dipendente di società diverse dalla capogruppo Poste Italiane S.p.a., il contributo di finanziamento degli assegni per il nucleo familiare si attesta nella stessa misura prevista per la generalità dei lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, pari allo 0,68% (2,48% – 1,80%).

2/9/2020 – Facciata solo parzialmente visibile dalla strada: sì al cd. ‘Bonus facciate’

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Facciata solo parzialmente visibile dalla strada: sì al cd. ‘Bonus facciate’
Con Risposta ad Interpello 1° settembre 2020, n. 296, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il cd. ‘bonus facciate’ (ex commi 219-223, art. 1, Legge n. 160/2019) spetta anche in relazione alle spese sostenute per interventi realizzati sulla facciata interna dell’edificio (confinante, ad esempio, con un cortile interno), anche se la stessa risulta solo parzialmente visibile dalla strada o da suolo ad uso pubblico.Nel caso di specie, gli interventi interessano la facciata confinante con il cortile interno condominiale, affacciata in parte verso il distacco con un altro fabbricato ed in parte visibile da suolo ad uso pubblico.

2/9/2020 – No alla responsabilità oggettiva del datore che rispetta gli obblighi di condotta

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No alla responsabilità oggettiva del datore che rispetta gli obblighi di condotta
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 18132 del 31 agosto 2020, ha escluso la responsabilità oggettiva del datore di lavoro nei confronti della lavoratrice che lamenta un’infermità psicofisica causata dall’aumento del ritmo di lavorazione.Infatti, la Suprema Corte ha chiarito che la lavoratrice non può pretendere alcun indennizzo da parte dell’azienda, in quanto quest’ultima al momento della privatizzazione della stessa e della conseguente riduzione dell’organico, ha tenuto fede agli specifici obblighi di condotta, fornendo alla dipendente una collocazione compatibile con l’infermità derivante dalla maggior mole di lavoro.

2/9/2020 – Servizi online del Ministero del Lavoro: dal 15 novembre 2020 accesso solo tramite SPID

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Servizi online del Ministero del Lavoro: dal 15 novembre 2020 accesso solo tramite SPID
Con Circolare n. 2721 del 1° settembre 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto dal 15 novembre 2020 non sarà più consentito accedere ai suoi servizi online mediante le credenziali ‘cliclavoro’.Pertanto, a partire dalla suddetta data il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) diverrà l’unico strumento di autenticazione e non sarà più possibile l’accesso ai suddetti servizi mediante altri strumenti di autenticazione, quali user ID e password e PIN INPS.

2/9/2020 – Credito d’imposta per commissioni tracciabili: istituito il codice tributo

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Credito d’imposta per commissioni tracciabili: istituito il codice tributo
Con Risoluzione 31 agosto 2020, n. 48, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo, da indicare nel Mod. F24, per consentire l’utilizzo in compensazione del credito di imposta per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento elettronici (art. 22, comma 1, D.L. n. 124/2019). Il credito d’imposta spetta per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1° luglio 2020, a condizione che i ricavi e compensi dell’esercente, relativi all’anno di imposta precedente, non superino i 400.000 euro. Il codice da utilizzare è ‘6916’ denominato ‘Credito d’imposta commissioni pagamenti elettronici – articolo 22, decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124’.