15/5/2019 – Sì all’invio telematico dei corrispettivi ante 1° luglio, vietate però le certificazioni in forma promiscua

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Sì all’invio telematico dei corrispettivi ante 1° luglio, vietate però le certificazioni in forma promiscua
Con Risposta 14 maggio 2019, n. 139, l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alla trasmissione telematica dei corrispettivi.In particolare l’Agenzia ha precisato che, in assenza di precisazioni contrarie il contribuente può, volontariamente, mettere in servizio i registratori telematici prima del 1° luglio 2019 e procedere alla memorizzazione e all’invio dei dati dei corrispettivi giornalieri, rispettando la disciplina prevista dal’articolo 2, comma 1, D.Lgs. n. 127/2015, nonché quanto disposto Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 28 ottobre 2016 che vi ha dato attuazione.Viene inoltre precisato che in caso di diversi punti vendita per lo stesso soggetto passivo d’imposta, non sono ammissibili certificazioni dei corrispettivi giornalieri effettuate in forma promiscua, ovvero in parte mediante trasmissione telematica dei corrispettivi ed in parte tramite l’emissione di scontrino/ricevuta fiscale. Inoltre, fino al 1° luglio 2019, la memorizzazione e l’invio telematico dei dati non possono ritenersi sostitutivi degli obblighi di registrazione dei corrispettivi (art. 24, comma 1, D.P.R. n. 633/1972).

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