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Precisazioni IFEL sulle delibere IMU relative al differimento dell’acconto
Con Nota 10 giugno 2020, l’IFEL ha ritenuto opportuno fornire ulteriori chiarimenti in merito alle delibere comunali IMU, a seguito delle precisazioni MEF date nella Risoluzione 8 giugno 2020, n. 5. In tale ultimo documento è stato, infatti, precisato che i Comuni non hanno la potestà regolamentare di differire l’acconto IMU relativo agli immobili ad uso produttivo di categoria D, in quanto il gettito è destinato allo Stato.Con riferimento ai provvedimenti comunali già adottati sulla base dello schema proposto dall’IFEL con nota 21 maggio 2020, si possono verificare le seguenti situazioni:Comuni che hanno disposto nuovi termini, senza alcun riferimento alla quota comunale o statale: l’ente dovrà precisare sul sito istituzionale che i nuovi termini di versamento vanno riferiti solo alla quota comunale;Comuni che hanno predisposto la delibera con un riferimento esplicito al differimento del pagamento IMU per i fabbricati del gruppo D di pertinenza statale: il Comune può procedere alla revoca parziale del provvedimento, da adottare entro il 31 luglio. La revoca va poi pubblicizzata.Se la delibera di differimento è in corso di approvazione, il Comune può emendarla in sede di esame consiliare, eliminando l’eventuale differimento delle scadenze della quota statale dei fabbricati D, o prendendo atto dell’orientamento del MEF.