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Riscossione dei contributi per il finanziamento del Fondo ASSICURMED
L’INPS, con la Circolare n. 78 del 6 giugno 2018, interviene per fornire istruzioni in tema di riscossione dei contributi da destinare al finanziamento di ASSICURMED, Fondo Integrativo del Servizio Sanitario Nazionale previsto dal CCNL per i dipendenti delle agenzie di assicurazione in gestione libera (SNA). In merito alle modalità di compilazione del flusso UniEmens, l’Istituto precisa che all’interno di “DenunciaIndividuale”, “DatiRetributivi”, “DatiParticolari”, va valorizzato l’elemento “ConvBilat”, inserendonell’elemento “Conv” in corrispondenza di “CodConv” il valore ‘ASS1’ e in corrispondenza dell’elemento “Importo” l’importo, a livello individuale, del versamento effettuato nel modello F24 con il corrispondente codice.
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Divieto di pagare le retribuzioni in contanti: chiarimenti INL
L’INL, con la Nota n. 4538 del 22 maggio 2018, fornisce chiarimenti al personale ispettivo in merito alla tracciabilità, dal 1° luglio 2018, del pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti ed assimilati.In particolare, l’INL illustra le procedure di irrogazione delle sanzioni e di presentazione del ricorso e dei relativi scritti difensivi.
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Istruzioni INPS sulle modalità di censimento delle società tra professionisti: Circolare
Con Circolare 1 giugno 2018, n. 77, l’INPS ha fornito i primi chiarimenti in merito alle modalità di profilazione e censimento delle società tra professionisti, introdotte dall’art. 10, Legge n. 183/2011.Come noto, le STP consentono di superare la consueta formula dello studio associato, aggregando anche soci iscritti a organi professionali diversi o soci non iscritti (purché il loro contributo sia riservato esclusivamente a prestazioni tecniche o a investimenti).In particolare, la Circolare, dopo una disamina della disciplina di dette società, chiarisce, tra l’altro, che:il censimento delle STP sarà effettuato in modalità differenti a seconda dell’Ordine al quale le medesime risultino iscritte. Ad esempio, il censimento delle STP iscritte nella sezione speciale dell’Albo dei Consulenti del lavoro sarà garantito, in accordo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, dalle informazioni presenti nella infrastruttura ‘Porta di Dominio’ attraverso la quale verranno fornite tutte le informazioni;le verifiche periodiche dell’iscrizione all’Albo degli Avvocati delle STP, in attesa di accordi con gli Ordini degli Avvocati, saranno effettuate mediante verifiche puntuali attraverso l’interrogazione del registro delle imprese.
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Dati antiriciclaggio alla base degli accertamenti fiscali per contrastare l’elusione: Decreto in G.U.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 5 giugno 2018, n. 128, il Decreto Legislativo 18 maggio 2018, n. 60 recante le norme di attuazione della Direttiva 2016/2258/UE la quale ha modificato la Direttiva 2011/16/UE in materia di accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio.In particolare, il Decreto in oggetto prevede, tra l’altro, che, al fine di garantire una cooperazione amministrativa ed un efficiente scambio di informazioni tra gli Stati membri in materia di antiriciclaggio, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza possono accedere:ai dati e alle informazioni sulla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust, contenuti nell’apposita sezione del Registro delle imprese, di cui all’art. 21, D.Lgs. n. 231/2007;ai documenti, ai dati e alle informazioni acquisiti in assolvimento dell’obbligo di adeguata verifica della clientela ai sensi dell’art. 18, D.Lgs. n. 231/2007.Le disposizioni del Decreto in esame si applicano alle richieste di accesso alle informazioni formulate dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate a decorrere dal 1° gennaio 2018.
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Fatturazione elettronica: aggiornate le specifiche tecniche
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito, in allegato al provvedimento 30 aprile 2018 (fatturazione elettronica), un aggiornamento delle specifiche tecniche con riferimento alle modalità d’uso degli elementi informativi.In particolare l’aggiornamento ha riguardato:chiarimenti sull’identificativo univoco, precisando che il nome dei file fattura e dei file dati fattura può contenere identificativi di soggetti diversi dal trasmittente;il limite dimensionale per singolo file fattura, che non può superare la dimensione di 5 megabyte (limite necessario per garantire una agevole usabilità via web delle fatture elettroniche);il comportamento dello SDI nei casi in cui non riesca a consegnare una ricevuta per indisponibilità del canale del trasmittente; in questo caso, infatti, lo SDI provvede ad effettuare fino ad un massimo di 6 nuovi tentativi di trasmissione, uno ogni 12 ore;chiarimenti in merito alla compilazione del blocco informativo ‘AltriDatiGestionali’ che può essere compilato nei casi in cui:siano fatturate operazioni di rifornimenti di carburante e si intenda riportare in fattura la targa delle autovetture; siano riportati in fattura dati identificativi di scontrini fiscale (o di documenti commerciali in caso di trasmissione telematica dei corrispettivi);l’indicazione degli errori, in cui viene precisato che gli stessi sono identificati distintamente per tipologia di fattura (ordinaria o semplificata);l’introduzione degli schemi xsd e delle rappresentazioni tabellari della fattura ordinaria e della fattura semplificata. Una novità importante riguarda, infine, la fattura elettronica semplificata per la quale, è obbligatorio che per il cessionario/committente venga indicata la partita IVA o il codice fiscale, pena lo scarto del documento.
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No al licenziamento di chi rifiuta il cambio di mansioni senza conoscere l’esito della visita medica
Con la Sentenza n. 14391 del 5 giugno 2018, la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso di un datore di lavoro, ha stabilito che non compie un atto di insubordinazione, tale da integrare la giusta causa, il dipendente che rifiuta, alla presenza del sindacato, lo svolgimento di mansioni diverse dalle proprie prima di conoscere l’esito della visita medica di idoneità, dopo un periodo di malattia.Si legge nella sentenza che il lavoratore ha agito ‘senza essere a conoscenza degli esiti del giudizio di idoneità delle mansioni e, quindi, in condizioni soggettive particolari dovute, evidentemente, all’incertezza dello stato di salute e degli effetti che avrebbero potuto avere mansioni diverse da quelle fino ad allora svolte’.
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Per la morte dei lavoratori assolto il consiglio di amministrazione entrato in carica anni dopo le prime esposizioni all’amianto
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 25125 del 5 giugno 2018, respingendo il ricorso presentato dal pubblico ministero e dalle parti civili, ha stabilito che non sussiste l’omicidio colposo pluriaggravato e le lesioni colpose a carico dei consiglieri di amministrazione, nonostante il decesso dei lavoratori per patologie asbesto-correlate.È impossibile condannare gli imputati che hanno assunto la posizione di garanzia negli anni ’80, decennio coincidente con l’impiego di tecnologie di prevenzione migliori rispetto a quelle esistenti quando sono cominciate le esposizioni dei lavoratori all’amianto, che risalgono agli anni ’60.
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Rivalutazione delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale: determina del Presidente dell’INAIL
Il Presidente dell’INAIL, con Determina n. 253 del 29 maggio 2018, rende nota la rivalutazione delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale nei settori industria, agricoltura, marittimi, per i medici radiologi e tecnici sanitari di radiologia autonomi, a decorrere dal 1° luglio 2018.Le retribuzioni annue convenzionali, utili ai fini del calcolo delle rendite per inabilità permanente e per morte, valevoli dal 1/7/2018 al 30/6/2019, sono: per il settore industria, minimale euro 16.373,70 massimale euro 30.408,30; per il settore agricoltura euro 24.709,80.
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Studi di settore: regime premiale 2017
Con Provvedimento 1 giugno 2018, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di accesso al regime premiale degli studi di settore (art. 10, D.L. n. 201/2011) per il periodo d’imposta 2017. In particolare, l’Agenzia prevede la possibilità di accesso al regime premiale 2017 per 155 studi di settore indicati nell’Allegato n. 1 al Provvedimento in oggetto.Tale regime si applica agli studi che per il periodo d’imposta 2017 risultano:coerenti con almeno quattro diverse tipologie di indicatori tra quelle già individuate per le precedenti annualità (Allegato 2);coerenti con almeno tre delle tipologie di indicatori (Allegato 2) e contemporaneamente prevedono l’indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti.Il Provvedimento in esame ha contestualmente integrato le istruzioni del modello Parametri relativo alle attività di impresa, in conseguenza dell’approvazione del D.M. 24 maggio 2018. Tale Decreto ha, infatti, modificato l’applicazione dello strumento presuntivo al fine di consentire alle imprese in contabilità semplificata l’applicazione dei parametri sulla base dei dati contabili individuati ai sensi dell’articolo 66, TUIR e delle rimanenze di magazzino (vedi Seac info 28 maggio 2018).
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Stop alla sanzione di 30 euro per la mancata accettazione di pagamento con POS: Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha chiarito che non è applicabile la sanzione pari a 30 euro per commercianti o professionisti che non accettano i pagamenti con carte di debito o di credito.Tale decisione è stata presa a seguito di una richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, in relazione allo schema di regolamento recante la definizione delle modalità, dei termini e degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti la mancata accettazione dei pagamenti mediante carte di debito e carte di credito.Secondo il Ministero l’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte di debito/credito può essere assimilato all’obbligo di accettazione della moneta legale ‘fisica’, previsto dall’art. 693 del Codice Penale secondo cui ‘chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a euro 30’. Di conseguenza, il Ministero ritiene che in caso di violazione dell’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte di debito/credito, trovi applicazione tale sanzione.Pur in presenza dell’obbligo per i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti o di prestazioni professionali di accettare la c.d. moneta elettronica, il Consiglio di Stato ritiene non applicabile la sanzione in caso di mancata installazione del pos o di mancata accettazione della carta di credito.