5/2/2018 – Sì al risarcimento del danno oltre le tabelle milanesi per le gravi sofferenze patite dal lavoratore morto di amianto

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Sì al risarcimento del danno oltre le tabelle milanesi per le gravi sofferenze patite dal lavoratore morto di amianto
Con l’Ordinanza n. 2598 del 2 febbraio 2018, la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso presentato da una S.p.a., conferma il risarcimento del danno biologico pari a 1.000 euro al giorno (e non a 800) dalla diagnosi fino al decesso del lavoratore.Il giudice può riconoscere al lavoratore morto per l’esposizione all’amianto in fabbrica un risarcimento superiore ai limiti di valore delle tabelle milanesi, se motivato in modo specifico, ad esempio perché il danneggiato non è vissuto molto oltre il momento in cui gli è stata diagnosticata la malattia, ma lo ha fatto fra gravi sofferenze.Si legge nell’ordinanza che ‘nella liquidazione del danno biologico, quando manchino criteri stabiliti dalla legge, l’adozione della regola equitativa di cui all’art. 1226 c.c. deve garantire non solo l’uniformità di giudizio di fronte a casi analoghi, prendendo come riferimento le tabelle del Tribunale di Milano, ma anche una adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto’.

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