25/2/2020 – Reintegra del lavoratore se nella lettera di contestazione non sono indicati i fatti alla base del recesso

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Reintegra del lavoratore se nella lettera di contestazione non sono indicati i fatti alla base del recesso
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 4879 del 24 febbraio 2020, ha statuito la reintegra con tutela indennitaria debole per il lavoratore licenziato per ricatto, minaccia e lesione dell’immagine aziendale, in quanto i fatti posti alla base del recesso non erano stati indicati nella lettera di contestazione.I giudici, infatti, hanno precisato che l’inesistenza della contestazione configura un’ipotesi di insussistenza del fatto contestato. Non è consentito al datore di lavoro di allegare direttamente in giudizio i fatti su cui si fonda il provvedimento espulsivo.

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