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Cedolare secca in sede di proroga del contratto: Interpello
Con Risposta ad Interpello 12 giugno 2020, n. 184, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’applicabilità del regime della cedolare secca in sede di proroga del contratto di locazione.Il caso di specie riguarda un soggetto ha stipulato un contratto di locazione a uso non abitativo (tipologia S1) in data 20 febbraio 2019, con durata dal 1° febbraio 2019 al 31 gennaio 2015. Si ricorda che il comma 59, art. 1, L. n. 145/2018 ha ampliato la portata applicativa della cedolare secca prevedendo che il canone di locazione relativo a contratti stipulati nel 2019, che hanno per oggetto unità immobiliari:di categoria catastale C/1 (Negozi e botteghe);di superfice fino a 600 mq, escluse pertinenze e relative pertinenze locate congiuntamente;può essere assoggettato al regime della cedolare secca ex art. 3, D.Lgs. n. 23/2001, con aliquota del 21%, in alternativa al regime ordinario.L’Agenzia ritiene che il regime della cedolare secca, alle condizioni previste dall’art. 1, comma 59, L. n. 145/2018, possa trovare applicazione anche in sede di proroga del contratto di locazione e richiama la Circolare n. 8/2019 che ha previsto la possibilità di optare per il regime della cedolare secca successivamente alla registrazione del contratto, per le annualità successive, presentando il relativo modello RLI entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità.