14/5/2019 – Incentivi lavoratori impatriati: Decreto Crescita

SeacInfo Fiscale
Incentivi lavoratori impatriati: Decreto Crescita
Tra le novità introdotte con il c.d. ‘Decreto Crescita’ (in vigore dal 1° maggio 2019) si segnala la modifica della disciplina di cui all’art. 16, D.Lgs. n. 147/2015 relativamente al regime fiscale previsto per i lavoratori impatriati.In particolare, il Decreto in commento ha previsto che, a partire dal 2020, il reddito di lavoro dipendente/assimilato nonché di lavoro autonomo (in precedenza l’agevolazione riguardava solo il reddito di lavoro dipendente/autonomo) prodotto in Italia da lavoratori che vi trasferiscono la residenza, concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% (in precedenza 50%) al ricorrere delle seguenti condizioni: i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei 2 periodi d’imposta precedenti il trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno 2 anni; l’attività lavorativa è prestata prevalentemente in Italia. Relativamente al regime in esame va evidenziato che: la percentuale del 30% è ridotta al 10% per i soggetti che trasferiscono la residenza in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia; è applicabile anche ai predetti soggetti che avviano un’attività d’impresa in Italia a partire dall’1° gennaio 2020.

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