11/2/2019 – L’invalidità permanente che riduce la capacità lavorativa è una voce di danno patrimoniale

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L’invalidità permanente che riduce la capacità lavorativa è una voce di danno patrimoniale
Il lavoratore che a seguito del sinistro sul lavoro riporta un’invalidità permanente del 34% ha diritto al risarcimento per il danno patrimoniale, posto che è stata compromessa la sua capacità lavorativa.La Corte di Cassazione con la Sentenza n. 3724 pubblicata l’8 febbraio 2019 ha ritenuto che i pregiudizi derivanti dalla riduzione della capacità lavorativa rappresentino un danno economico (anziché un danno non patrimoniale e quindi soggetto ad una quantificazione differente), posto che l’invalidità cagionata è sufficientemente grave da provare l’avvenuto pregiudizio reddituale, senza nessuna ulteriore prova. Nel caso di specie il danno è rinvenibile nei modelli Unico degli anni successivi all’incidente.

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