8/10/2019 – Regime forfetario, chiarimenti delle Entrate: risposte ad Interpello

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Regime forfetario, chiarimenti delle Entrate: risposte ad Interpello
L’Agenzia delle Entrate in data 7 ottobre 2019 ha fornito due risposte ad interpello relative al regime forfetario ex art. 1, commi da 54 ad 89, Legge n. 190/2014.In particolare i quesiti vertevano su:comportamento da tenere in caso di estromissione agevolata ex articolo 1, comma 66, Legge n. 145/2018 di un immobile strumentale per natura da parte di un soggetto che ha aderito al regime forfetario a partire dal 2019 (risposta n. 391/2019);presenza della causa ostativa ex comma d) del comma 57, Legge n. 190/2014 in caso di prevalenza di fatture emesse da parte del contribuente, che svolge attività di ingegnere, nei confronti di tre società di ingegneria a responsabilità limitata, delle quali è altresì socio (risposta n. 392/2019).

8/10/2019 – Erronea duplicazione fattura

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Erronea duplicazione fattura
Con Risposta 7 ottobre 2019, n. 395, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimento in merito al corretto comportamento da tenere qualora siano state emesse ed inviate tramite il Sistema di Interscambio fatture precedentemente emesse in formato cartaceo.In particolare l’Agenzia ha analizzato il caso di una società che nel mese di gennaio 2019, a causa di un’anomalia tecnica del software, impiegato per la gestione del processo di fatturazione elettronica, ha erroneamente trasmesso tramite il Sistema di Interscambio diverse fatture già emesse in formato cartaceo nel corso del 2017 e 2018, e per le quali aveva già provveduto ai relativi adempimenti IVA. Lo SdI non è stato in grado di intercettare ed impedire il rinvio in formato elettronico delle fatture già emesse in modalità cartacea ed inoltre, poiché il processo di fatturazione elettronica tra privati non prevede l’accettazione della fattura da parte del cessionario/committente, i clienti della società non hanno potuto rifiutare la fattura erroneamente trasmessa.L’Agenzia ha precisato che nel caso in esame l’errore del contribuente può ricondursi alle figure ‘simili’ alle cause di ‘nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione’ e, quindi, al fine di neutralizzare l’errato invio dei duplicati, è possibile emettere in formato elettronico le rispettive note di variazione ai sensi dell’art. 26, D.P.R. n. 633/1972, riportando nel campo ‘causale’ la dizione ‘storno totale della fattura per errato invio tramite SdI’.

7/10/2019 – Isee precompilato dal 1° gennaio 2020: Decreto in Gazzetta Ufficiale

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Isee precompilato dal 1° gennaio 2020: Decreto in Gazzetta Ufficiale
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4 ottobre 2019, n. 233, il Decreto 9 agosto 2019 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che individua le modalità tecniche per consentire al cittadino di accedere alla dichiarazione ISEE precompilata a partire dal prossimo 1° gennaio 2020. Il contribuente dovrà indicare, nella propria dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), un totale di 14 voci nella griglia (ad esempio la composizione del nucleo familiare, eventuali condizioni di disabilità o non autosufficienza, autoveicoli e motoveicoli posseduti ecc.).

7/10/2019 – Legittimo il licenziamento del dipendente che falsifica i certificati medici

SeacInfo Amministrazione del personale
Legittimo il licenziamento del dipendente che falsifica i certificati medici
È legittimo il recesso datoriale per giusta causa se il dipendente falsifica i certificati medici al fine di giustificare la propria assenza per malattia.È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 24872 del 4 ottobre 2019, secondo la quale tale condotta è da ritenersi gravemente contraria ai doveri di lealtà e correttezza ai quali il lavoratore dovrebbe attenersi. Nel caso specifico, lo stesso medico ha disconosciuto i certificati medici prodotti dal dipendente a giustificazione della propria assenza.

7/10/2019 – Si mobbing, ma è esclusa la copertura INAIL per il danno biologico inferiore al 6%

SeacInfo Amministrazione del personale
Si mobbing, ma è esclusa la copertura INAIL per il danno biologico inferiore al 6%
La Corte di Cassazione ha affermato la sussistenza del danno da mobbing nei confronti del lavoratore demansionato da capo officina a portinaio ed esposto a rischi per la salute.Con la Sentenza n. 24880 del 4 ottobre 2019, la Corte ha tuttavia sottolineato che, nel caso di specie, non si pone la questione della copertura INAIL del danno biologico, essendo questo inferiore al minimo indennizzabile, pari al 6%.

7/10/2019 – Cocopro: conversione a tempo indeterminato e differenze retributive se natura subordinata rapporto

SeacInfo Amministrazione del personale
Cocopro: conversione a tempo indeterminato e differenze retributive se natura subordinata rapporto
Per gli operatori di call center con contratti a progetto si determina la conversione in tempo indeterminato e scattano le differenze retributive, qualora il giudice accerti la natura subordinata del rapporto, e ciò anche nel caso in cui i lavoratori abbiano rifiutato le proposte di stabilizzazione avanzate loro dall’azienda.È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 24778 del 3 ottobre 2019, la quale ha bocciato il ricorso proposto dal datore di lavoro secondo cui la conversione del lavoro sarebbe stata sostituita dall’indennizzo delle tre mensilità di cui all’articolo 50 del Collegato Lavoro (Legge n. 183/2010). I giudici hanno precisato che l’indennità economica si sostituisce unicamente alle normali conseguenze risarcitorie che scaturiscono dall’accertamento della natura subordinata del rapporto, coprendo in via forfettaria i danni provenienti dall’ingiustificata estromissione.

7/10/2019 – Istituito il codice tributo della sanzione amministrativa irrogata per il contrasto della contraffazione

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Istituito il codice tributo della sanzione amministrativa irrogata per il contrasto della contraffazione
Con Risoluzione 4 ottobre 2019, n. 84, è stato istituito il codice tributo 3022 per il versamento tramite modello F24 della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 1, comma 7, D.L. 14 marzo 2005, n. 35, in materia di contrasto alla contraffazione.Le somme derivanti dall’applicazione della sanzione, prevista sia per acquisti di merce contraffatta da parte degli acquirenti finali, sia da parte di operatori commerciali o importatori, se irrogata dagli organi di polizia locale sono destinate per metà all’ente locale competente e per metà allo Stato per la lotta alla contraffazione.Nel caso in cui la sanzione sia irrogata da un organo diverso dalla polizia comunale, il versamento tramite F24 va effettuato utilizzando il codice tributo 3021, da esporre nella sezione ‘Erario’ del modello.

7/10/2019 – L’Agenzia delle Entrate ricorda l’adesione al servizio di consultazione delle e-fatture

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L’Agenzia delle Entrate ricorda l’adesione al servizio di consultazione delle e-fatture
L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che sul proprio portale ‘Fatture e corrispettivi’ è disponibile la funzionalità che permette agli operatori IVA di aderire al servizio di consultazione ed acquisizione delle proprie fatture elettroniche; l’attivazione del servizio entro il prossimo 31 ottobre permetterà la consultazione delle e-fatture emesse e ricevute dal 1° gennaio 2019.I consumatori finali potranno procedere con l’adesione mediante l’apposita area su Fisconline; non è ammessa l’adesione tramite intermediari abilitati.Chi aderirà dopo il 31 ottobre potrà consultare solo i file delle fatture emesse o ricevute dal giorno successivo a quello di adesione.

4/10/2019 – Mobbing non escluso dalla particolare sensibilità del lavoratore

SeacInfo Amministrazione del personale
Mobbing non escluso dalla particolare sensibilità del lavoratore
La Corte di Cassazione ha affermato che non è una valida motivazione ad escludere il mobbing quella che ricollega la depressione del dipendente, rimasto vittima di un incidente stradale, ad una sua particolare sensibilità, piuttosto che al comportamento vessatorio del datore nei suoi confronti.Con l’Ordinanza n. 24615 del 2 ottobre 2019, la Corte, rimettendo la decisione al giudice del rinvio, ha sottolineato che è una motivazione solo apparente quella che ricollega la patologia del dipendente non all’accertato intento persecutorio del datore, ma ad una condizione soggettiva del lavoratore stesso.

4/10/2019 – Lavori in quota: obbligatorie le misure di protezione collettive

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Lavori in quota: obbligatorie le misure di protezione collettive
Con Interpello n. 6/2019, la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in risposta ad un quesito della Federazione sindacale italiana dei tecnici e coordinatori della sicurezza, ha affermato l’obbligatorietà delle misure di protezione collettiva nei lavori speciali, quali lavori su lucernari, tetti, coperture e simili.Il quesito prendeva vita dal presunto conflitto tra gli artt. 148 e 111 del D.Lgs n. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), che la Commissione ha ritenuto infondato sulla base della considerazione della prevalenza del carattere speciale del primo articolo.